Società - Politeama Tolentino

LA STORIA DEL POLITEAMA

Novant’anni di cultura e spettacolo

1926

L’idea ambiziosa di un gruppo di volenterosi cittadini

Il 10 giugno 1926 un gruppo di cittadini tolentinati, animati da un forte senso civico e da spirito imprenditoriale, costituiscono una Società anonima per la costruzione di un cinema-teatro e sale di conversazione, cultura e divertimento.

Sono 22 soci e il Cav. Nazareno Gabrielli diventa il primo Presidente. Il Capitale Sociale è di 50 Azioni per complessive 250.000 lire.

Una delle azioni della Società istituita per costruire il Politeama Piceno
I SOCI FONDATORI E LE RISPETTIVE QUOTE

  • Gabrielli Nazareno (L. 50.000)
    nominato Presidente
  • Baldassarini Bindo (L. 5.000)
  • Belluigi Elia (L. 10.000)
  • Bertini Vittorio (L. 10.000)
  • Borbotti Francesco (L. 20.000)
  • Cannara Nazareno (L. 5.000)
  • Castellani Corradi Ageo (L. 10.000)
  • Ciardoni Giorgio (L. 10.000)
  • De Stefani Ezio (L. 5.000)
  • Gentiloni Silveri Artistide (L. 10.000)
  • Gentiloni Silveri Adolfo (L. 5.000)
  • Marcorelli Pasquale (L. 10.000)
  • Mari Francesco (L. 25.000)
  • Mari Giulio (L. 5.000)
  • Massi Pacifico (L. 5.000)
  • Pagliari Egisto (L. 5.000)
  • Pascucci Giovanni Nicola (L. 5.000)
  • Santilli Manlio (L. 5.000)
  • Sciamanna Oscar (L. 10.000)
  • Solimani Solimano (L. 5.000)
  • Tallei Pacifico (L. 10.000)
  • Tardella Carlo (L. 20.000)
  • Zecchini Ansovino (L. 5.000)
1927

L’inaugurazione del Politeama Piceno

Il teatro viene inaugurato nel settembre 1927 e prende il nome di Politeama Piceno per esprimere da un lato la multifunzionalità delle sue sale (da poli-molti e dal greco théama ‘spettacolo’), dall’altra il suo essere a servizio del territorio locale.

Fin dalle sue origini, il Politeama Piceno è espressione di una brillante concezione della diffusione della cultura: uno spazio polivalente dedicato all’arte e al tempo libero per una cittadina impegnata, in quegli anni, sulla via dello sviluppo industriale.

Il Politeama Piceno è vasto con linee architettoniche semplici ed eleganti

L’aspetto interno è molto curato, due ordini di ampie gallerie sovrastano la platea, in cui sono disposte a gradinate file di poltroncine. Nel cineteatro ci sono un palcoscenico e un sottopalcoscenico, sei camerini e una cabina cinematografica.

Il 1° piano è composto da una sala d’aspetto con bar, atrio e biglietteria; il 2° piano da due sale da gioco; il 3° piano da due locali che ospitano un circolo di divertimenti e lettura, manifestazioni, conferenze e audizioni musicali.

Il teatro è dotato di una macchina cinematografica muta Hahn Goerz, di uno schermo speciale per cinema, di un pianoforte e di un obiettivo per le proiezioni estive all’aperto nel giardino adiacente.

ben
360
posti nella platea
biglietto 2 lire
oltre
200
posti nella 1° galleria
biglietto 3 lire
circa
200
posti nella 2° galleria
biglietto 1,40 lire
1928 / 1946

Gli anni Trenta e gli anni della Guerra

Negli anni che seguono, l’attività del Politeama Piceno è influenzata dalle tendenze sociali, politiche e culturali.

Nel 1928 viene completato il cinema grazie all’impegno del Cav. Nazareno Gabrielli che l’ha fortemente voluto. Nello stesso anno un Regio Decreto obbliga gli impresari teatrali a proiettare i film dell’Istituto Luce e ad allinearsi al programma di propaganda culturale del Governo.

Nel 1930 il Politeama Piceno è uno dei primi cineteatri a dotarsi di una macchina cinematografica sonora.

Tra il 1944 e il 1946 viene requisito e occupato dalle truppe Alleate di stanza a Tolentino.

1950 / 1975

L’avvento della televisione e l’inizio della crisi del cinema

Negli anni ‘50, con l’avvento della televisione, il Politeama Piceno, come tutti i teatri e le sale cinematografiche, va incontro a un periodo di forte crisi, specialmente dopo l’inizio della popolare trasmissione “Lascia o raddoppia?” il 19 novembre 1955. La direzione del Politeama Piceno decide di proiettare il quiz condotto da Mike Bongiorno, riportando gli spettatori al cinema.

Tra il 1961 e il 1975 il Politeama Piceno viene restaurato per adeguarsi alle nuove norme di sicurezza.

1982 / 1991

Un decennio di intese attività

Agli inizi degli anni ‘80 le Marche sono pervase da un rinnovato interesse per il teatro e le attività culturali. Tra il 1982 e il 1983 al Politeama Piceno vengono organizzate una Stagione teatrale con artisti di rilievo nazionale e una Rassegna cinematografica di film d’autore. In questo periodo viene nominata Presidente Isabella Brandi, nipote del fondatore, prima donna a rivestire questo ruolo, fino al termine delle attività.

2014

La Fondazione Franco Moschini e la rinascita del Politeama

Inizia la rinascita del Politeama Piceno favorita dall’incontro tra il Comune di Tolentino, che nel frattempo rileva la maggioranza della società Politeama Piceno srl, e Franco Moschini, rimasto l’unico socio privato. Allo scopo di restaurare, conservare e gestire lo storico cineteatro, viene istituita la Fondazione Franco Moschini. L’idea dell’imprenditore è quella di recuperare e rifunzionalizzare il Politeama Piceno con un importante investimento, per ringraziare la città che tanto gli ha dato.

Il progetto architettonico viene affidato a Michele De Lucchi, architetto di fama internazionale. Inizia così un lavoro in continuità con la missione dei Soci Fondatori: si conservano alcuni tratti dell’architettura dell’edificio, ma tutto diventa contemporaneo negli spazi, nelle tecnologie, nei servizi e soprattutto nelle attività.

2015

I lavori di ristrutturazione

Con il restauro tutti gli spazi interni sono stati riprogettati.

La Sala Spettacolo con il palco per le rappresentazioni e lo schermo cinematografico è stata ricavata creando un nuovo solaio sopra la vecchia platea. La Sala Polifunzionale al pianterreno corrisponde a quella che era la platea: qui, il parquet tecnico consente di svolgere lezioni di danza, mentre le pareti mobili permettono di dividere la sala in due ambienti. Per dare respiro visivo all’ampio Foyer che ospita la Caffetteria, sono stati eliminati due solai, così che la luce naturale possa filtrare dalla vetrata sul tetto. Dai vecchi uffici del primo piano è stata ricavata la Sala Audiovisivi, mentre è stata conservata la storica scala di marmo con ringhiera e corrimano originali, ora affiancata da un ascensore. Nel piano seminterrato, infine, sono state create tre sale per la musica, laboratori e altre attività.

2017

Il nuovo Politeama apre le porte alla città

Il 18 maggio 2017, dopo 26 anni di inattività, tra queste mura si torna a creare e condividere esperienze: danza, teatro, cinema, musica, spettacoli, momenti culturali e formativi.

Il Politeama oggi è un luogo eclettico, dinamico e flessibile, dove confrontarsi e sperimentare, coltivare idee e riscoprire il fascino di ogni forma d’arte. Un punto d’incontro capace di catalizzare progetti e risorse per contribuire alla crescita sociale, culturale ed economica del territorio.